Mi decido solo ora ad affrontare questo tema perché è sempre stato molto “scottante”.
Forse vi sembrerà un’esagerazione ma è davvero cosi! È un tema delicatissimo e far comprendere la mia posizione sull’utilizzo di trasportini e recinti è sempre stato complicatissimo.
La difficoltà sta nel fatto che è sempre stato visto dai proprietari dei cani che ho seguito e che seguo come una coercizione, una gabbia, una costrizione innaturale.
La verità è che è una risorsa immensa per l’educazione del cucciolo e può essere inserito anche in età adulta. La differenza sta nel “perché” e nel “come” utilizzarlo.
Iniziamo dal perché:
Quando ho deciso di accogliere in famiglia Birra, la mia cagnolina, era una trovatella di forse due mesi o poco più. Un cane da caccia, forse pura, forse no, poco importa. Era una tempesta di energia e la follia impersonificata!
Ho passato i primi mesi con lei a lavorare moltissimo sulla calma, a gestire le sue interazioni con gli altri, perché era molto invadente e pretenziosa, sia con gli umani che con gli amici a quattro zampe.
Voi penserete “Ma è normale per un cucciolo!”
Si, spesso hanno queste caratteristiche, ma dare per scontato che in età adulta migliorino, non è una buona idea.
Avevo bisogno di insegnarle alcune cose basilari:
· Non fare bisogni ovunque in casa, ma inizialmente solo sulla sua traversina
· Non rosicchiare qualsiasi cosa le capitasse a tiro, ma concentrare la sua legittima necessità di rosicchiare solo su alcuni oggetti
· Renderla indipendente per quando sarei stata più ore fuori casa, lavorare in anticipo sull’ansia da separazione.
Potrebbero sembrare delle esigenze egoistiche, ma la verità è che avrebbero permesso ad entrambe di vivere serenamente la nostra relazione. Se un cane sa cosa fare, non andrà in frustrazione, si sentirà sereno durante il suo percorso.
Continuiamo con il “come”:
Ho inserito una gabbia molto grande, talmente grande da poter mettere da una parte la sua copertina e accanto la traversina per i bisogni. Le davo la pappa li, le facevo trovare i suoi giochi li, e la gabbia rimaneva aperta, lei era libera di entrare ed uscire a suo piacimento.
Quando ero in casa potevo gestirla io ed interromperla se faceva qualcosa di sbagliato, e guidarla nelle alternative.
Birra è arrivata in un momento in cui fortunatamente non ero costretta a stare fuori molte ore, quindi ho potuto lasciarla sola in maniera graduale.
Rimaneva nella sua gabbietta, (anzi, gabbiona, perché lei era piccolissima e nella gabbia ci sarebbe entrato comodamente un maremmano), quando ero fuori casa, e la notte, pur essendo accanto al mio letto.
Aveva sempre a disposizione acqua, i giochi adatti, 4 o 5 alternative di gioco con consistenze diverse ma fatti in modo che non potessero essere distrutti completamente, la sua copertina per riposare e la traversina per i bisogni.
Per gli spostamenti in macchina usavo sempre il trasportino.
Dopo circa due mesi, la gabbia è finita nel garage.
Ora Birra dorme e si sposta in tutta casa, ha accesso a qualsiasi stanza, dorme sul letto con me, per mia scelta, non ha mai distrutto nulla o rosicchiato qualcosa che non fosse un suo gioco, è serena quando non ci sono.
È sempre vivace, attiva, perché è il suo carattere, ma ha imparato a gestire la sua energia, dorme molto e questo la rende ancora più equilibrata, ha imparato, come dico io, a “spegnersi ed accendersi” perché è importante gestire l’emotività in alcune occasioni per fare in modo che io possa portarla con me ovunque!
Ha imparato ad amare il trasportino, per lei è una risorsa. In macchina senza trasportino, rimane seduta e rigida e non si rilassa mai, nel trasportino, invece si accuccia e riposa in attesa di arrivare a destinazione.
Certo, con un cucciolo è più facile. Ma vi assicuro che con un po' di pazienza e con la giusta tecnica, si può inserire un trasportino anche nella vita di un cane adulto, se necessario. E per inserirlo intendo proprio fare in modo che addirittura lo apprezzi.
Alcuni cani, con delle paure strutturate, vanno a rifugiarsi in posti protetti, in cui si sentono al sicuro, è un istinto naturale.
Credo sia importantissimo abituarli per moltissimi motivi! Un esempio può essere un’esigenza di ricovero in una clinica veterinaria ( speriamo mai ovviamente!). Inevitabilmente le cliniche usano delle gabbie per cani ricoverati, e se abituiamo i nostri amici a questa situazione, di certo avranno un’ansia in meno da gestire!
Potrebbe diventare un discorso più complesso se parliamo di cani recuperati, che hanno vissuto molti anni costretti sempre in delle gabbie, per qualsiasi motivo. Ma in questo caso, andrebbe valutato ogni caso singolarmente.
Quindi vi rispondo per esperienza e conoscenza: il trasportino è una risorsa, per noi e per loro!